Formazione nella storia

Rudolf Steiner (1861-1925) filosofo, pedagogista, esoterista. Nel 1919 il proprietario della fabbrica di sigarette Waldorf Astoria, Emil Molt gli affidò la conduzione pedagogica di una scuola destinata ad istruire i figli degli operai. La scuola Waldorf prende il nome proprio da questa fabbrica ed inizia con 250 alunni e dodici insegnanti. Nella scuola steineriana, viene utilizzata una specifica me todologia didattica:

l’insegnamento a epoche. Nelle prime due ore di lezione, alla mattina, viene trattata tutti i giorni la stessa materia d’insegnamento che può essere l’italiano, la matematica, le scienze, la storia e la geografia per un periodo di tre o quattro settimane di seguito. Viene così eliminato l’orario settimanale spezzettato, in questo modo si da l’opportunità ai ragazzi di vivere intensamente l’atmosfera culturale della materia, immergendosi in essa, consentendo una comprensione più profonda. Si evita un continuo passaggio da una materia all’altra, che può essere motivo, specie per i più deboli, di affaticamento e di nervosismo. Soltanto dopo queste due ore di insegnamento principale si continua secondo un orario normale per il resto della mattinata (e talvolta del pomeriggio) con quelle materie che devono essere apprese attraverso attività esercitate ritmicamente quali le lingue straniere.

Inoltre, soprattutto nel pomeriggio, vengono svolte le diverse attività pratiche, artistiche e i lavori manuali. Nella scuola steineriana non vi è traccia alcuna di nozionismo e questo dovrebbe portare ad uno sviluppo ottimale della personalità e delle componenti umanistica, scientifica, culturale oltre che artistica dello studente. Inoltre non sono previste bocciature o altri rallentamenti nel percorso scolastico (tranne che al liceo), poiché l’insegnamento è in relazione all’età dell’alunno.

L’attenzione, superiore a tutte le altre, è quella di seguire il bambino nel suo, personale sviluppo, standogli accanto e aiutandolo il più possibile e al massimo grado di disponibilità umana e professionale.

Proprio per questo motivo, nella formazione degli insegnanti steineriani è fondamentale il percorso di autoeducazione ed è per questo fine che esistono i seminari di formazione, che hanno anche lo scopo di risvegliare interesse, entusiasmo e spirito di iniziativa in campo pedagogico.

In Italia esistono asili, scuole elementari, dove i ragazzi sono accompagnati dallo stesso insegnante fino alla terza media, il liceo esiste da molti anni a Milano e a Roma.

Vi sono soltanto tre modi per educare: con la paura, con la competizione e con l’amore. Noi abbiamo rinunciato ai primi due”.

(Rudolf Steiner)