La responsabilità
“O si cavalca la vita o essa cavalcherà noi. Determiniamo chi deve essere il cavaliere e chi il cavallo”.
Napoleon Hill
Fa parte del gioco della vita, e quindi anche del nostro lavoro, avere costantemente degli ostacoli da superare. Essere efficienti significa anche, assumersi la piena responsabilità dei problemi e delle situazioni che si presentano: questo significa che il senso di responsabilità, di conseguenza, ha poco a che fare con “l’avere ragione o torto” ma, piuttosto, implica la capacità di riuscire a influenzare l’ambiente che ci circonda.
Come manager……
Un manager deve esigere senso di responsabilità da parte dei propri sottoposti: questo significa che, pur rappresentando per loro una guida in grado di influire sul loro rendimento, non deve prendere decisioni al posto loro ma, piuttosto, deve ottenere delle proposte utili a risolvere i problemi, ogni qualvolta si presentino.
Occorre quindi esigere che ogni collaboratore sia sicuro di aver eseguito un incarico al meglio delle proprie conoscenze ed abilità, nel rispetto delle direttive esistenti e degli ordini ricevuti, prima di sottoporlo al giudizio del suo superiore. E’ importante, infatti, che il manager sappia infondere nel lavoratore piena fiducia nelle proprie capacità lasciandogli, da un lato, la libertà d’azione nello svolgimento del proprio lavoro e aiutandolo, nel frattempo e, se necessario, con qualche discreto suggerimento.
Come collaboratori…:
Nessun membro dello staff dovrebbe chiedere al proprio superiore di prendere delle decisioni, dovendo, piuttosto, presentare delle proposte da autorizzare, completare sempre gli incarichi affidati, verificare costantemente che il lavoro venga svolto in modo corretto.
Ogni qualvolta si presenti un problema, ciascun membro dello staff deve occuparsene direttamente al fine di trovare una soluzione, raccogliendo tutte le informazioni necessarie e sfruttando tutte le risorse disponibili.
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