Selezione del personale

Il candidato dilettante

 

Se il candidato professionista può essere difficile da riconoscere anche il suo parente, il candidato “dilettante” potrebbe creare dei problemi.

Non è molto difficile  riconoscere il bugiardo spudorato. La cosa diventa difficile invece quando uno ha delle idee false riguardo a se stesso, idee nelle quali crede fermamente. Alcune persone vi dicono molto onestamente quello che pensano. Sfortunatamente loro la pensano in modo sbagliato. Conoscere se stessi non è una di quelle caratteristiche  più sviluppate nella nostra popolazione.

Provate ad osservare i seguenti dati raccolti in un’indagine svolta recentemente da un noto istituto di ricerca inglese:

INDAGINE N. 1: CONOSCENZA DI SE STESSI

Per quel che riguarda i rapporti interpersonali:

  • Il 90% delle persone adulte pensa di appartenere al 50% migliore della popolazione.
  • Il 60% delle persone adulte pensa di appartenere al 10% migliore della popolazione.
  • Il 25% pensa di appartenere all’1% migliore della popolazione.

La stessa indagine ha esaminato anche la leadership:

  • Il 70% pensa di appartenere al 25% migliore della popolazione.
  • Solamente il 2% pensa di appartenere alla media.

INDAGINE N. 2: UNA SEMPRE MIGLIORE CONOSCENZA DI SE’…

Un professore austriaco ha richiesto un manoscritto a tutti i componenti del management  di un’azienda così da eseguire un dettagliato studio grafologico. E’ stato promesso ai candidati che i risultati sarebbero stati mantenuti confidenziali e inviati al loro indirizzo privato.

Senza effettuare alcuno studio, questo professore ha preparato un identico rapporto positivo per tutti i manager e lo ha inviato al loro indirizzo privato. Più del 70% dei manager ha “riconosciuto” se stesso nel rapporto (che era lo stesso per tutti quanti) e addirittura un manager ha scritto al professore dicendogli che prima di ricevere questo rapporto non credeva nella grafologia, ma adesso era convinto del suo valore scientifico. Meno del 10% dei manager esaminati ha trovato il rapporto irrilevante…

Se ne può concludere che le domande auto-descrittive sono inefficaci durante un colloquio di selezione. Il fatto di domandare ad un candidato quali sono i suoi punti forti ed i suoi punti deboli è una cosa molto generale ed inutile.

Quam Consulting, allo scopo di fornire una maggior comprensione degli argomenti trattati in questa lettera informativa, suggerisce i seguenti approfondimenti:

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